↑ Torna a Discussioni

Tragedia alla “Maremontana”

Home Forum Discussioni Tragedia alla “Maremontana”

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
  • Autore
    Post
  • #6556
    Matteo
    Partecipante

    http://www.ivg.it/2013/03/tragedia-alla-maremontana-e-morto-paolo-ponzo/

    Questa notizia mi ha colpito molto perché riguarda la morte in gara di un podista, ex calciatore anche del Cesena, una persona umile e intelligente, un calciatore atipico.
    R.I.P. PAOLO

    #7910
    Flowers
    Moderatore

    Si un mio collega me lo ha detto… uno di 41 anni (mi sono subito toccato i gioielli di famiglia vista l’età)!
    A legger l’articolo c’erano condizioni di freddo estremo..
    però secondo me qualcosa ci deve esser di base.
    A volte ci penso a ste cose ma la interpreto come fatalità altrimenti uno resta chiuso in casa (ed se è il suo turno ci resta col terremoto!)

    #7911
    stefano ch.
    Partecipante

    20 soccorsi x ipotermia anche grave, 1 morto e uno stillicidio di ritirati, diciamo che l’organizzazione purtroppo stavolta ha preso una decisione che si è rivelata sbagliata,ho visto gare sospese x molto meno! Lamberto che è un montanaro tosto si è ritirato x congelamento, io arrivato a quota 900m mi son trovato da solo in mezzo a una bufera di neve (vento a 60km orari+ neve e acqua gelide),mi esplode la faccia dal freddo, al ristoro prima mi avevan avvisato che c’era tanta neve ma nn un meteo bestiale, x fortuna ero vestito bene ma i guanti nn han retto, mi son congelato le mani e nn ho + potuto alimentarmi ne bere ne cambiarmi la roba bagnata, arrivo dopo una personale odissea di ca 7km interminabili(ma tutti mi han confermato che in quel pezzo han sofferto troppo)o neve al ginocchio o acqua al polpaccio, e trovo sotto un misero gazebo almeno 20/30 atleti che tremano(in realtà belano) dal freddo e nn connettono molto,pochi continuano, che faccio tento? una ragazza mi dice che mancan 20km e c’è un pezzo di 3km peggio di quello che ho fatto, mani andate nn riesco a gestire niente nn c’è un pò di fuoco niente x asciugarsi un poco, sopprimo le ultime voglie di finirla e dò retta alla ragione, come salgo in macchina x essere portato giù arrivano dei crampi micidiali(nn essendo riuscito a nutrirmi), se avessi continuato? Di lì a poco anche Lamberto si ritirerà a quel ristoro, Fausto che nn è in forma ne aveva avuto a basta già a quello prima.Spero che nn abbian deciso di nn sospendere xchè c’erano molti atleti forti(anche stranieri),ripeto di solito sospendono x molto meno. Purtroppo si son verificate un sacco di situazioni sfavorevoli e x fortuna molti han deciso di ritirarsi, se no altri soccorsi assicurati. scusate la lunghezza ma se nn si era sul posto nn si può capire il succedersi di eventi sfavorevoli che purtroppo han portato alla morte di Ponzo. R.I.P. Paolo

    #7912
    Gabriele
    Partecipante

    Se Lamberto ha deciso di non proseguire vuol dire che non si doveva proseguire …

    #7913
    Matteo
    Partecipante

    Dal resoconto di Stefano mi sembrano evidenti le mancanze/responsabilità dell’organizzazione che non ha interrotto la gara o, quantomeno, offerto un supporto adeguato ai podisti. Tanta rabbia!

    #7926
    stefano ch.
    Partecipante

    metto questo racconto della ragazza che mi ha detto di fermarmi,molto forte e molto esperta una veterana del trail, nn potevo nn ascoltarla, x fortuna che c’era, una persona super in tutti sensi.


    Mi permetto di postare qui queste poche ma significative righe …proprio riguardanti il tema Maremontana e Sicurezza (Cinzia Bertasa e l’amico Fabio Menni)

    MAREMONTANA

    Non ho mai scritto su questo sito… ma…
    Ieri sera e questa mattina (25/03) , mi chiedevo se tutti gli IZ stessero bene, non avendo ancora notizie, o non vedendo nessun post su questo sito.
    Ieri sera e questa mattina… l’ho passata a parlar con tanti di quelli presenti… IZ e non… tutti trailers e tutti amanti in modo diverso di questo fantastico sport, che non è solo un passatempo, o un sogno da realizzare, ma per molti di noi è anche uno stile di vita… quello che ci porta a scoprire noi stessi in montagna.
    Difficile per me lontano, dare un giudizio su ciò che è successo… e di certo non voglio farlo… ma a volte non è necessario essere in guerra, per capire che la stessa è brutta, negativa e porta la morte. Lo è … punto!
    Cinzia oggi, quasi come un primo sfogo, mi ha raccontato cosa è successo… provando a descrivermi i momenti, facendomeli vedere con i suoi occhi e sentirli con le sue parole..
    Quegli stessi occhi che ci hanno abituato più volte, a farci vedere lo stupendo evolversi dei paesaggi e delle emozioni, in un crescendo di fatica, durante la sua corsa…
    Questa volta… per la prima volta, e mi capite, conoscendo Cinzia, ho ascoltato un amica che non trovava le parole, per descrivere ciò che è successo alla MAREMONTANA 2013. Che per una volta, non riusciva a dar sfogo, a quei sentimenti, che cosi facilmente sempre riesce ad urlarci con il suo sorriso.
    Vi leggo alcune sue parole…
    “Fatico a raccontare ciò che ho visto ieri… ero al ristoro del 25 km, e fin dal primo concorrente si capiva che la situazione era dura la sopra, il freddo pungente.
    Comincio a dire ai presenti che per quelli dietro sarà più dura, che chi cammina è più esposto al freddo, che debbono far arrivare dei mezzi da recupero.
    poi cominciano a dire che uno è in ipotermia, su due km e nessuno sa che fare, spaventati, disorientati…guardo Alberto e cominciamo a salire.. poi la ragazza, poi il ragazzo..li portiamo giù.. risaliamo, ne prendiamo altri, scendiamo, ci facciamo aiutare dai concorrenti e dai volontari in grado di seguirci.
    Mi faccio dare teli termici da chiunque, e vado su e torno giù…e urlo a tutti di fermarsi al ristoro…che la gara finisce li… pochi, ma proprio pochi non avevano un inizio di congelamento… nel frattempo chiamo Michele (uno degli organizzatori) gli dico, gli “urlo” di chiudere la gara al ristoro precedente il nostro..lo fanno subito, fermano, ma ancora tanta gente era nel tratto di sentiero verso noi.
    Torniamo sino in cima, mi sento ogni 5 min con Michele, mi dice dei soccorsi partiti, delle scope che avanzano…e portiamo giù un altra ragazza congelata, che aveva tutto il materiale necessario, ma non riusciva a prenderlo dallo zaino per le mani ghiacciate.
    E’ stato un “delirio”…tutti ti guardavano e cercavano qualcosa di caldo…ma non avevo più nulla…li incoraggiavo, dicendo giù due km sotto c’era il ristoro…trovavano l’ambulanza
    Non commenterò ne “i perché” ne i “per come” … dico solo che la vita non vale una corsa…
    come può la gente non fermarsi a soccorrere…o andare avanti con condizioni cosi…
    Un esperienza che rimane negli occhi, nella testa, nel CUORE… quando sono scesa l’ultima volta erano tutti ammassati sotto un gazebo e qualcuno mi dice “perchè ho detto che la gara finiva li”, “perchè lo dicevo, urlavo a tutti”…visto che non era cosi…se i tempi li prendevano li oppure in fondo… li ho guardati tutti e “se qualcuno pensa di andare avanti con queste condizioni è proprio un bip bip bip”…la mia risposta…”
    Ne il mio scritto.. ne le parole di Cinzia, sono uno strumento per cercare o dare un giudizio su cosa è successo… sul cercare di chi sono le colpe… se degli organizzatori… di chi ha partecipato … non mi interessa…
    So solo che noi che la montagna la conosciamo, non so se meglio o peggio di altri, ma NOI dobbiamo essere promotori di uno sport sicuro, al limite , ma sempre sicuro.. dobbiamo cercare di formare e dare quell’esperienza crescente a chi vuole essere parte sempre più integrante di questo sport. Di poter sempre con esso vivere un nuovo sogno..
    Ma vivere un Sogno.. non vuol dire morire per un sogno… o starne male.. o mettere a rischio la propria vita. MAI… non sono certo questi i sogni per i quali vale la pena morire… o stare male… sempre che ci siano…
    Non confondiamo la divinizzazione della fatica, o il crescente desiderio di essere dei fenomeni e di provarlo con prove sempre più estreme, con uno sport che deve regalare gioia e serenità.. Il TRAIL e lo SKY non sono questo.
    Sono orgoglioso di Cinzia… per quello che alla MAREMONTANA ha fatto, e per tutti quegli amici, anche non IZ, come MARCO MERCHIORRI, che hanno dato loro stessi per aiutare in ogni modo gli altri trailers in difficoltà…
    E’ cosi che deve essere… lo Spirito TRAIL… o lo SPIRITO SKY o entrambi, vedete voi, non è morto, non sono MORTI… come ho letto oggi dopo la MAREMONTANA.. ma vive ancora nell’esempio di queste persone.
    Perché la prima regola della montagna è MAI SOLI. La montagna è INSIEME. Nel bene e soprattutto nel male. E se serve , ragazzi, … FERMIAMOCI…
    “Provai gioie troppo grandi per poterle descrivere, e dolori tali che non ho ardito parlarne. Con questi sensi nell’anima io dico: salite i monti, ma ricordate coraggio e vigore nulla contano senza la prudenza; ricordate che la negligenza di un solo istante può distruggere la felicità di una vita. Non fate nulla con fretta, guardate bene ad ogni passo, e fin dal principio pensate quale può essere la fine.
    Edward Whymper (È famoso per aver raggiunto per primo, nel 1865, la vetta del Cervino alla guida di una cordata di altri sette compagni, quattro dei quali perirono durante la discesa).

    Fabio MENNI… e la libera citazione e interpretazione di parole, emozioni, di Cinzia BERTASA.”

    #7929
    antonio
    Partecipante

    l’organizzazione era oscena,ho un amico che ci è andato (e dovevo andarci anche io),tuttavia c’è da dire che secondo lui ”molti erano arrivati in pantaloncini e maglietta e senza acqua chiedendo ogni minuto dove fossero i ristori”,dunque non proprio un comportamento responsabile;comunque la gara la han fermata al 25° km

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Permalink link a questo articolo: https://www.podistiavisforli.it/forums/topic/tragedia-alla-maremontana/