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Pistoia Abetone

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  • #6598
    Flowers
    Moderatore

    Abbiamo conquistato la vetta dell’Abetone, una gara altissima, durissima bellissima…
    Risultati:
    Fiori F. 5.02
    Avellone A. 5.25
    Piazza L. 6.02
    Gemma 6.32

    #8305
    Flowers
    Moderatore

    Diario di Bordo L’Abetone – la non plus ultra delle ultra..
    Non importa se prima facendo le scale avevo il fiatone, non importa se ho l’ennesima maglietta che fa esplodere il cassetto, non importa se ho fatto 3 volte la strada, in auto pullman e a piedi, non importa se il clima ci ha favorito, non importa se mi sono grattugiato un po’ l’inguine con le mutande, non importa se 2minuti li ho scialacquati, importa solo che arrivato in cima con un tempo di tutto rispetto ho capito di aver raccolto un bel cimelio e una quasi lacrimuccia di gioia c’è scappata. La Colla come salita fa ridere a confronto ma poi ne hai altri 50, qui invece sai che in cima arrivi ma la crosta di pane è dura: 5km di pianura, ben 32km di salita e almeno 20 che salita!, il resto discesa o giù di li. Sabato ore 15.30 io e Avellone partiamo per l’avventura, è la prima per tutti e due ma mentre io ho già mangiato pane burro e ultra-maratona lui no, lo aspetta al varco la belva. Una mail poco comprensibile dell’organizzazione ci fa andare a Pistoia (cosa che logisticamente allunga la strada) per ritirare il pettorale. Nulla da segnalare se non il mio nome invocato da Carmine! A questo punto ci tocca fare il percorso in auto e come sempre vedere in auto ciò che fai o farai a piedi non è mai bello anzi è spaventoso! lungo tortuoso e sale sale quasi da subito. Affrontiamo poi il tratto di salita che da Lima porta in cima e ci sfianca in auto vedi te!. Logisticamente è un po’ difficile organizzare sta corsa: l’arrivo in quota nel buco del culo dell’Abetone implica scelte: se vai a Pistoia è più facile ma poi devi per forza prendere il pullman a fine gara per tornare (sono quelli di linea) e la cosa mi è stata suggerita negativa per via dei tempi. Altrimenti vai all’Abetone (come noi) il giorno prima, o anche il la mattina stessa partendo alle 2 di notte (vedasi programma del Lucian Tour) dormi la nell’ostello deserto e alle 5 di mattina prendi il pullman che alle 6.30 arriva a Pistoia poiché alle 7.30 si Parte. Quando arrivi poi riparti in direzione Modena sperando di non sbagliare strada. Giunti all’ostello citato in pratica l’oste ci dice che sono alla frutta non hanno prenotazioni e siamo gli unici e per far gruzzolo ci propone per la sera, indicando l’unico altro essere presente, un piatto di spaghetti al pomodoro e un hamburger senza grassi idrogenati… MA che s’è fumato questo? Gli dico che mangiamo in paese, piccolo semideserto ma con diversi ristoranti dove vorrei assaggiare specialità locali. Con sguardo di sfida ci dice si andate andate ma cosa mangerete? Funghi… Non va bene poi si restano qui sullo stomaco. Bene allora la cena era alla faccia sua: antipasto di crostini funghi-patè-lardo, come primo tagliatelle ai funghi (per la verità porzione scarsa e condimento non amalgamato, ovvero funghi che ignoravano le tagliatelle), come secondo guanciale di maiale in una salsa speciale (una bontà) il tutto condito da vino rosso e per il botto finale torta della casa con Zibibbo tiè!! Al rientro non ha azzardato domande ma solo una condivisione sulla colazione dell’indomani. La camera per la cifra pagata (16€ a cranio) va bene anche se nel mio letto si affondava un po’. Pensavamo fosse freschino e vedere Avellone con pigiamone e felpa su mi ha scaldato il pensiero tant’è che ho sudato di notte. Bellissima la sera il tramonto e l’alba delle 5 di mattina… Sveglia ore 4 con cervello e impianto di “depurazione” in standby, colazione con la rivelazione che la cucina era della serie Hells Kitchen e dopo aver bestemmiato col microonde per scaldare l’acqua, facciamo il pieno di benzina e usciamo nel fresco del mattino. Arriviamo in piazza per prender il pullman e una voce dal profondo risveglia i nostri sensi: Ueii maranello…. E’ Piazza Luciano che boicottata la LUT ha sfruttato la wild card per iscriversi il giorno stesso ed è qua con noi chissà se per l’ultima lezione di discesa. Il vademecum della gara recita al capito discesa “affrontarla con grande cautela” ma dice così anche della partenza e del passo corto da tenere in salita e penso che ha ragione Luciano: seguendo questo arrivo si entro le 9 ore! La cosa più difficile del giorno è il viaggio in Pullman di 1h 20: bravo l’autista ma per i deboli di stomaco come me arrivato a Pistoia ero un po’ nel frullatore e solo la santa Coca Cola, un buon caffè e un bel culo di una avvenente podista mi hanno rinfrancato. Ho preso con me abbigliamento anche pesante ma tutto sarà fuor che freddo per cui si parte in canotta più scrupolo mio una maglietta alla cinta sia mai che quando camminerò (e ciò scientificamente avverrà) lassù il vento potrebbe esser fastidioso. Non mi ci son nemmeno pulito il di dietro… meglio così! Frase di Luciano: ma cosa te ne fai, farai una schiuma lassù in salita. Il lieve ritardo del Pullman per lui grave si manifesta come cattivo presagio e mentre Gemma gli diceva ma mi rompe i coglioni per tutto si accorge che i booster non sono sui polpacci bensì nella borsa sul camion ormai sommersa.. tragedia! Lo vedo la nel camion ravanare. E’ ora di partire non prima di assistere allo show di 1 tipa che come dice Gemma se la tira con l’elastico. Vestita di culotte e tutta tirata, conscia di suscitare lo sguardo rapace dei podisti, inizia discorsi e movenze da diva dimenticando che qua siamo al cosiddetto “livello base”. I primi 5 km sono falsopiano e servono a scaldarsi, ci sono 12gradi e fa fresco. Poi dal 5° al 14° è un continuo salire che porta ai 761 metri delle Piastre, sono km che non lasciano tregua e sbagli qui il dosaggio sei finito ma sto bene e decido per aumentare il passo prefissato. Dalle piastre inizia discesa seguita da falsopiani dove bisogna non esagerare per friggersi le gambe. Ma anche qui mi sento bene e penso che seguirò l’antica scuola del maestro Lhu-Cian girando tra i 4.20 in discesa e i 4.40 in piano, al massimo se finisco le gambe dal 33° in poi cammino e ci metto 6h30: poco male. Il paesaggio è bellissimo un gran bel percorso in parte anche potato dalle auto che vengono in certi punti deviate ma le bici ahimè no. Arrivati al 22km circa si devia su una specie di sentiero alternato a vie del centro del paese di Maresca che mi taglia un po’ il ritmo con la sensazione di esser alla frutta, nel frattempo si sale ma ripresa la statale ci aspetta altra salita che porta verso il 26km al passo dell’Oppio per poi piombare giù ferocemente verso San Marcello. Questa fa male mi dico perché poi si scende ancora verso Lima e penso che al 33° quando il girone dantesco della discesa finirà avrò cotto la braciola sulla piastra. Il caldo inizia a farsi sentire ma l’aria è fresca però girano ancora le protesi. E’ il momento della verità: sono 3h esatte al mio crono e svoltato a destra iniziano i 17km che dagli attuali 500mt scarsi porta ai quasi 1400mt della vetta. In verità fino a Cutigliano km38 è più collinare che salita ma dopo Cutigliano che sarà poco più di 600mt iniziano i proverbiali cazzi acidi crescenti. Salita continua e tornanti che incedono mentre le gambe chiedono pietà senza respiro col solo ausilio dei ristori molto vicini e forniti di frutta: già se uno è alla frutta! Cerco di correre il più possibile anche perché la possibilità di star sotto le 5h è concreta ma dal 40 è un massacro e se pur passo al 42 in 4h esatte capisco che 8km in un ora (7’30”k/m)è un’impresa perché sto cedendo a qualche camminata e i km si fanno lunghi tanto che decido al 44km che non ce la posso fare. L’unico errore di oggi perchè al 45 la strada spiana un po’ e la salita si fa dolce così che i piani tornano in gioco e tiro. A -4km e 4h32 ci provo ma un tirone un po’ forte mi fa barcollare ed allora rimetto il cruise control. Il paesaggio immerso negli abeti è surreale ma la mia mente già preparata e mentalizzata a questa gara non ha mollato un secondo e solo a 1,5km dall’arrivo 4h51 con la salita che torna impegnativa capisco che farò 5h02 e la vista del gpm con l’arco giallo fa esplodere comunque la gioia per risultato ottimo e una gara che fa assaporare il gusto dell’impresa suggellato dopo qualche istante di recupero da una specie di pianto gioioso liberatorio! Seguono doccia pasta party birrozza e panozzo e la frase di Luciano E’ la prestazione migliore di sempre che hai fatto. Non so, di certo una delle più belle! DI solito consiglio a tutti di provare le gare che faccio io ma stavolta no o meglio vi invito a provare solo con adeguato background di salita onde rischiare la botta. Dopo la 100 senza strafare ho continuato con gare collinari e un po’ di salite e oggi mi son sentito bene. Però son quelle cose che una volta fatte vanno nella bacheca per sempre! UN saluto

    #8306
    Matteo
    Partecipante

    Bravi tutti, grande prestazioni, bel racconto anche se un po troppo breve

    #8307
    antonio
    Partecipante

    letto tutto,complimenti!gran gara che il prossimo anno farò di sicuro…mitico Luciano che non ha fatto il LUT perchè lo avevan accorciato ahahahahhahahhaaha

    #8315
    stefano ch.
    Partecipante

    complimenti a tutti x l’impresa nn da poco!!! La cena del campione mi lascia qualche dubbio, ma visti i risultati nn oso confutare le sue tesi alimentari Mr President, temerari ih ih ih!!!

    #8324
    alberto
    Partecipante

    in effetti la cena non era proprio da seguace della dieta a zona …. ma, sarà stata l’aria frizzantina, la prospettiva dello spago scotto all’ostello, la vaga idea che … tanto domani facciamo la botta lo stesso … e allora magnamo e bevemo ….
    bellissima esperienza, era la mia prima 50, quindi qualche pensiero per la testa, alleviato dai consigli di maestro Lhu Cian (spettacolare la sua apparizione e quella dell’altro jedi nell’oscurità dell’Abetone …)
    gara dura, ma proprio per questo ancora più soddisfazione, anche per avere superato il momento di difficoltà tra il 43 e il 46 dove ho iniziato a camminare per poi riprendere sino all’arrivo, quando la pendenza era meno impegnativa

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